Una porta verso dove? Come la crisi della competenza costringe a ripensare il rapporto tra scuola e società

Da quanto l’assioma “sgobba, studia e otterrai un buon lavoro” è diventato definitivamente vintage?

La crisi di credibilità che investe la scuola mostra in questo momento tutte le sue criticità: l’alleanza tra scuola e famiglia è ai suoi minimi storici; sul lato contenuti, il sistema didattico si àncora ad una architettura che fatica a dialogare con l’accelerazione dei contesti di vita; sul piano progettuale, è difficile immaginare sistemi più efficaci di proiezione nella realtà lavorativa. La pandemia, con il fantasma della chiusura della scuola e con la resistenza contro di essa, ha esasperato questa crisi di funzione. Può la scuola tornare ad essere un’agenzia che media la necessità della formazione con la reale possibilità di avere strumenti efficaci per entrare nel mondo produttivo? Si stanno, in qualche modo, reiterando le riflessioni tra competenze tecniche e competenze dialettiche come oggetto primario della formazione? Come, in definitiva, la formazione può tornare ad essere strumento efficace per comprendere la realtà in divenire e preparare gli individui a entrare in relazione con il mondo? Ripensare la formazione, rompere gli assetti dogmatici che non sono più vitale comunicazione con la realtà, rivederne le rappresentazioni simboliche, sono allora le sfide più sostanziali del sistema scuola oggi. 

Un talk di Andrea Civitillo, Daniela Lucangeli, Mario Rusconi e Raffaele Alberto Ventura