Gamification e scuola, oltre l’idealizzazione
Non si tratta soltanto di passare un sacco di tempo a giocare. Quali opportunità ci offre il gaming quando il contesto è la scuola?
Mai come in questo momento storico la scuola è sollecitata a cambiare, una trasformazione che esce dai salotti intellettuali per diventare obiettivo concreto non di sviluppo ma di sopravvivenza. Quando il contesto cambia è inevitabile che i sistemi alla base della socialità subiscano scossoni, a volte vere e proprie aggressioni, immaginiamo (non serve lo sappiamo tutti bene ma pensiamoci un secondo) cosa accade quando le relazioni stesse diventano minacciose, pericolose, quando l’altro è contaminante? In questo scenario la gamification che si propone di immaginare contesti disegnando e sollecitando interazioni mediate dallo strumento gioco e dalle tecnologie, diventa uno dei possibili messia. La gamification, che da generica definizione vuol dire applicare tecniche del game design ad altri contesti/processi, è un concetto che ci stiamo abituando a sentire quando si parla di engagement aziendale, di user esperience, un sistema che trasforma la vita in un gioco a premi, la formazione in cose più simili a giochi senza frontiere che a percorsi di sviluppo. Da psicologi vorremmo proporre una riflessione relativa all’incontro tra questa prospettiva, spesso idealizzata e il sistema scolastico. Un aspetto interessante è relativo alle radici teoriche di tale prospettiva, tutte appoggiate a costrutti psicologici (dal cognitivismo al neuromarketing) che veicolano una proposta manipolatoria del cliente: aumentare il comportamento di acquisto, farlo permanere il più possibile dove desidero ecc... tutto molto coerente con la cultura consumistica alla base delle organizzazioni che hanno come finalità la vendita, il profitto e il mercato. Ma cosa succede quando il contesto diventa la scuola? Quando ai fini di mercato sostituiamo la funzione educativa e sociale dell’istituzione scolastica? Di quali diverse implicazioni bisognerebbe che tengano conto sia il sistema scuola che chi si propone di intervenirvi con tali strumenti?