L’impatto delle tecnologie, l’aumento dei carichi di lavoro, l’innalzamento dell’età media dei lavoratori e la loro permanenza, l’incremento delle psicopatologie e la maggiore pressione nello svolgimento dei compiti suggeriscono sempre di più la necessità di gestire il benessere declinato in termini organizzativi e relazionali.
Per questo nascono i Chief Happiness Officer (CHO), i manager della felicità chiamati facilitare il benessere dei dipendenti, interpretarne i bisogni e fare in modo che ognuno sia soddisfatto del posto dove lavori, e si possa sentire a proprio agio, apprezzato, compreso, valorizzato e motivato.