Questo non è amore: la violenza nei rapporti di coppia e in famiglia

Come combattere le manifestazioni violente alla radice? I racconti delle vittime e la nuova legge del “Codice Rosso”

Comprendere la fisionomia delle identità violente e individuare il concorso di fattori che attiva i loro comportamenti costituisce il presupposto essenziale per elaborare un modello di intervento davvero efficace, che sposti il fuoco dell’attenzione dal dato di cronaca ai contesti relazionali e psicologici in cui il fenomeno conosce la sua genesi. 

In un percorso che attraverserà il punto di vista degli investigatori, dei Centri anti-violenza, della Magistratura, dei Media e delle Agenzie di formazione, faremo il punto sui tratti di questa emergenza sociale, sugli attuali modelli di prevenzione e contrasto, nonché sulle azioni di carattere culturale necessarie a combattere le manifestazioni violente alla radice

Il racconto in viva voce delle vittime, inoltre, consentirà ai partecipanti di misurarsi con la concretezza delle loro testimonianze e di cogliere in modo autentico e diretto l’impatto di queste drammatiche esperienze. Alcune di esse saranno rievocate attraverso il supporto della documentazione giornalistica televisiva, accompagnata dal commento di Matilde D’Errico, autrice e regista di “Amore criminale” e "Sopravvissute"

Uno spazio verrà anche dedicato all’analisi degli ultimi interventi legislativi in materia. La presenza di numerose e rilevanti figure istituzionali, infatti, permetterà di approfondire i contenuti della nuova legge del “Codice Rosso”, provvedimento su cui è maturata la convergenza trasversale di tutte le parti politiche.

L’incontro è dedicato a una delle figure che più si sono impegnate su questo tema: Anna Costanza Baldry, psicologa dell’Ordine del Lazio recentemente scomparsa, autrice di pubblicazioni Nazionali ed internazionali e insignita dell’ altissima onorificenza del Presidente della Repubblica Italiana come “eroina di tutti i giorni”. Il suo grande contributo a sostegno dei Centri-Antiviolenza, accanto al supporto scientifico offerto nella stesura della legge a tutela degli Orfani di femminicidio, restano la traccia di un impegno culturale e civile che rimane di esempio e motivo di profondo orgoglio per tutta la comunità professionale. 

Protagonisti