Essere genitori: dipendenza e autonomia nella costruzione dell’identità

L’identità genitoriale (l’essere genitore) e la costruzione dell’identità di chi viene al mondo si intrecciano in una danza che è la relazione

Essere genitori è un’esperienza identitaria cruciale. Qualsiasi cosa siamo stati o abbiamo pensato di essere, dal momento in cui diventiamo genitori saremo imprescindibilmente anche “il papà o la mamma di...” 

La società contemporanea ha moltiplicato i modelli e frammentato l’offerta di identificazioni, in modo che è compito spesso molto arduo trovare un filo rosso, una coerenza narrativa tra tutti gli abiti che vengono proposti con la targhetta: genitore buono. Eppure le luci sono tutte accese ed è difficile sottrarsi alla fatidica domande: sono/sarò un bravo genitore?

Sappiamo che i primi giorni, mesi, anni di vita, sono un periodo delicato ed essenziale per la costruzione dell’identità di un figlio.

E quindi quello che avviene intorno alla nascita e alla crescita è un prisma che intreccia l’adulto e il bambino in una danza che ha come trama di fondo la relazione, ed è la relazione a essere l’elemento fondativo dell’identità dell’uno e dell’altro. 

Durante l’incontro si parlerà di attaccamento e base sicura, di emozioni e bisogni affettivi, di fisiologia e di aspettative, di pregiudizi culturali e di fiducia nelle proprie risorse, di dipendenza e di autonomia, di confini, di regole, di conflitto e di comunicazione.

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