La salute è mia e decido io!
Come si prendono decisioni quando in gioco c’è la sicurezza personale
Ciascuno di noi compie almeno 70 scelte al giorno, più o meno rilevanti per i nostri obiettivi lavorativi o il nostro benessere quotidiano. Con lo sviluppo e la diffusione della pandemia, decisioni un tempo irrilevanti socialmente, come ad esempio quanta distanza mantenere dalla persona che ci precede in fila alle poste, sono improvvisamente diventate essenziali.
Sia in fase di lockdown che nella complessa gestione della riapertura, le prescrizioni relative al comportamento da seguire per evitare la diffusione del contagio sono state spesso ambigue. Indossare o meno la mascherina, quanto spesso lavarsi le mani, andare al ristorante per svagarsi o restare a casa per non rischiare, sono diventate decisioni cruciali, ma anche ad ampia discrezione individuale. L’ultima della serie è la scelta sul se e quando vaccinarsi, in assenza di un obbligo dichiarato.
Come funziona il processo decisionale quando in gioco c’è la sicurezza personale e sociale? Quali sono i meccanismi cognitivi ed emozionali che portano le persone a decidere come comportarsi di fronte a situazioni così delicate?
Ne abbiamo parlato con
Federica Mazzeo
Psicoterapeuta junghiana, consulente di progetti per il benessere psicologico, autrice. Per l’Ordine degli Psicologi del Lazio è redattrice del sito e delle pagine social Festival Psicologia, per i quali pubblica articoli, interviste e video che hanno come focus le risorse della psicologia per i cittadini. Madrina dietro le quinte di tutti i Festival della Psicologia fin qui ideati, dall'edizione del 2020 è uscita allo scoperto come chair.
Teresa Gavaruzzi
Ricercatrice presso il Dipartimento di Psicologia dello Sviluppo e della Socializzazione dell’Università di Padova e fa parte del Judgment and Decision Making Lab. È stata visiting scholar all’Università di Ann Arbor, Michigan (USA) e research fellow presso l’Università di Leeds (UK). Da oltre 10 anni studia la presa di decisione in ambito medico da una prospettiva cognitiva, con particolare attenzione alla presa di decisione informata e condivisa e alla comunicazione e percezione del rischio. Negli ultimi anni si è avvicinata al tema dell’esitazione vaccinale, inizialmente per le vaccinazioni pediatriche, per poi occuparsi di vaccinazioni in gravidanza, e, nell’ultimo anno, di vaccini covid. Di recente ha contribuito alla stesura del “Manuale di comunicazione sui vaccini COVID-19. Il manuale di comunicazione sui vaccini COVID-19. Una guida pratica per migliorare la comunicazione sui vaccini e combattere la disinformazione” (Lewandowsky et al., 2021).