Emozioni in Rete
Attraverso la messa in scena teatrale, si esploreranno i temi del bullismo e del cyberbullismo: minacce concreta in una società in cui la dimensione digitale della vita privata, in particolare quella dei più giovani, ha conquistato un ruolo predominante. Al termine della performance teatrale, si aprirà un dibattito sul tema, con la partecipazione attiva dei ragazzi. Seguirà una riflessione e un confronto tra diversi interlocutori, cui sono stati invitati a partecipare liberi professionisti – avvocati ed esperti psicologi - e magistrati.
Attraverso la messa in scena teatrale, si esploreranno i temi del bullismo e del cyberbullismo: minacce concreta in una società in cui la dimensione digitale della vita privata, in particolare quella dei più giovani, ha conquistato un ruolo predominante.
Lo spettacolo Condividi? nasce da un confronto durato un intero anno con ragazzi e ragazze che hanno raccontato esperienze reali e virtuali legate a episodi di violenza psicologica e fisica e racconta la storia di due dodicenni vittime di molestie da parte di alcuni compagni.
Il fenomeno del bullismo e del cyberbullismo, perpetrato, subito e appunto condiviso guida i due protagonisti ad attraversare il territorio della propria realtà interiore, delicata e complesse, e di quella che li circonda spesso superficiale e distratta.
La serietà del tema viene affrontata con un linguaggio diretto, senza facile retorica né moralismi di alcun genere, lontano da cliché o semplificazioni, che invita ragazze e ragazzi a riconoscere e a riconoscersi. Comicità ed ironia sono gli ingredienti chiave, utili ad offrire ragazze e ragazzi uno spettacolo profondo e divertente che non fa mai perdere di vista l'importanza e la complessità dell'argomento.
Nell’esperienza creativa del teatro c’è un valore didattico intrinseco e profondo, che può offrire una straordinaria esperienza di comunicazione e di conoscenza di sé e dell’altro e incrementare il senso critico del gruppo e del singolo all’interno di essa.
Al termine della performance teatrale, si aprirà un dibattito sul tema, con la partecipazione attiva dei ragazzi. Seguirà una riflessione e un confronto tra diversi interlocutori, cui sono stati invitati a partecipare liberi professionisti – avvocati ed esperti psicologi - e magistrati.