Autore e scrittore, collabora con il Groupe d'études géopolitiques e la rivista Esprit. Oltre alla sua pagina Eschaton cura una rubrica per Wired.
Nel suo primo libro, Teoria della classe disagiata (minimum fax, 2017), si domanda tra l’altro cosa succede quando l’ascensore sociale si blocca, quando all’aumento dell’educazione, della formazione, della conoscenza non corrisponde un aumento della posizione nel mercato del lavoro, un aumento reddituale e di potere d’acquisto.
Provando a leggere “l’economia come se fosse letteratura e la letteratura come se fosse economia, da Goldoni a Keynes e da Marx a Balzac”, la Teoria della classe disagiata illustra come, mancata la promessa di onnipotenza fatta dai baby boomers, i millenials e i loro fratelli maggiori abbiano iniziato a sentire, e a trovare strategie utili a contrastare, la persistente sensazione di impotenza e questa sorta di disforia di classe.
Da pochi giorni ha pubblicato il suo secondo libro, La guerra di tutti. Populismo, terrore e crisi della società liberale (minimum fax, 2019), nel quale descrive come la crisi finanziaria e la proletarizzazione del ceto intellettuale abbia trasformato la lotta di classe in una guerra simbolica per il riconoscimento.