Nel corso dell’incontro si illustrerà come l’immagine che comunemente viene intesa come disegno funzioni da “nodo” sintomatico nei pazienti affetti da Disturbi del comportamento alimentare.
Trasporre questa immagine sotto forma di parole può allentare il nodo, favorendo l’elaborazione e quindi una maggiore consapevolezza del problema.
Lo svolgimento in gruppo dell’attività risponde a tre esigenze:
limitare la possibilità di identificazione solitaria del soggetto all’immagine;
vincolare la parola, contemporaneamente, sia all’immagine, che al rapporto con l’altro;
utilizzare la condivisione come argine contro un ritorno alla situazione di partenza.