Profondità di campo: Inception, di Christopher Nolan

A dieci anni dall’uscita possiamo non badare alla trottola ma domandarci come Inception parli delle relazioni come chiave per uscire dal labirinto di emozioni rimosse

Da qualche settimana lavoriamo a questo nuovo progetto: “Profondità di Campo - Dialogi di Cinema e Psicologia”, una serie di interviste che esplorano la dimensione psicologica di film, serie tv e altre immagini in movimento. Un’esplorazione ma anche dei consigli di visione in una piccola arena, privata o in compagnia, dove approfondire riflessioni su se stessi, sulle relazioni, sulla realtà che viviamo.

In questa prima puntata, Inception, di Christopher Nolan. Non vi parleremo della trottola, ma di come i sogni ci mostrano come entrare in contatto con l’inconscio. Perché le trasformazioni psicologiche importanti sono possibili solo se risuonano ad un livello profondo. E seguiremo il filo d’Arianna che ci porterà al centro del labirinto delle emozioni rimosse.